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Economic well-being

4. Benessere economico

Concetti di base

Le capacità reddituali e le risorse economiche non sono viste come un fine, ma piuttosto come il mezzo attraverso il quale un individuo riesce ad avere e sostenere un determinato standard di vita. Le variabili che possono contribuire a misurare il benessere economico includono il reddito, la ricchezza, la spesa per beni di consumo, le condizioni abitative e il possesso di beni durevoli. Come in gran parte delle altre dimensioni del benessere, non ci si può limitare allo studio dei livelli medi o mediani degli indicatori scelti, ma si deve dar conto della distribuzione nella popolazione: il giudizio sul livello di benessere materiale di una società può variare se lo stesso reddito medio complessivo è equamente ripartito tra i cittadini o è invece concentrato nelle mani di pochi abbienti.

Dimensioni considerate per la rappresentazione del dominio

Il dominio è stato articolato in due sotto-dimensioni:

  1. Reddito disponibile e ricchezza. Il reddito può essere visto come la remunerazione delle attività di cui dispone un individuo, reali, finanziarie e umane. In un'economia di mercato il reddito misura la capacità d'acquisto degli individui ed è quindi una variabile molto significativa nella stima del livello di benessere economico. La ricchezza, oltre a garantire reddito, genera sicurezza, rendendo le persone meno vulnerabili rispetto ai possibili eventi negativi che le possono colpire, facilita l'accesso al credito, e quindi la possibilità sia di equilibrare il proprio profilo di consumi lungo il ciclo di vita sia di investire in capitale fisico e umano, e conferisce prestigio sociale. Vi rientra anche l'analisi dell'indebitamento.
  2. Spesa per consumi e condizioni materiali di vita. La spesa per consumi rappresenta una stima diretta dei beni e servizi che concorrono a determinare le condizioni di vita di un individuo o di una famiglia, anche se nel confronto interpersonale risente delle diverse preferenze e abitudini degli individui; la spesa è fortemente correlata con il reddito. Le condizioni di vita materiali misurano ciò che è realmente a disposizione dell'individuo e le difficoltà che questi incontra nell'acquisire beni e servizi desiderati, cogliendo aspetti che potrebbero non essere rivelati dal livello del reddito o del consumo.

Indicatori prescelti

  1. Reddito medio annuo disponibile pro capite: Rapporto tra il reddito disponibile delle famiglie consumatrici e il numero totale di persone residenti (in euro).
  2. Indice di disuguaglianza del reddito disponibile: Rapporto fra il reddito equivalente totale ricevuto dal 20% della popolazione con il più alto reddito e quello ricevuto dal 20% della popolazione con il più basso reddito.
  3. Indice di rischio di povertà: Percentuale di persone a rischio di povertà, con un reddito equivalente inferiore o pari al 60% del reddito equivalente mediano sul totale delle persone residenti.
  4. Ricchezza netta media pro capite: Rapporto tra il totale della ricchezza netta delle famiglie e il numero totale di persone residenti (in euro).
  5. Indice di vulnerabilità finanziaria: Percentuale di famiglie con un servizio del debito superiore al 30% del reddito disponibile sul totale delle famiglie residenti.
  6. Indice di povertà assoluta: Percentuale di persone appartenenti a famiglie con una spesa complessiva per consumi inferiore al valore soglia di povertà assoluta sul totale delle persone residenti.
  7. Indice di grave deprivazione materiale: Percentuale di persone che vivono in famiglie con almeno 4 di 9 problemi considerati sul totale delle persone residenti. I problemi considerati sono: i) non poter sostenere spese impreviste di 800 euro; ii) non potersi permettere una settimana di ferie all'anno lontano da casa; iii) avere arretrati per il mutuo, l'affitto, le bollette o per altri debiti come per es. gli acquisti a rate; iv) non potersi permettere un pasto adeguato ogni due giorni, cioè con proteine della carne o del pesce (o equivalente vegetariano); v) non poter riscaldare adeguatamente l'abitazione; non potersi permettere: vi) una lavatrice; vii) un televisore a colori; viii) un telefono; ix) un'automobile.
  8. Indice di bassa qualità dell’abitazione: Percentuale di persone che vivono in abitazioni sovraffollate e che presentano almeno uno tra i seguenti problemi: a) problemi strutturali dell'abitazione (soffitti, infissi, ecc.); b) non avere bagno/doccia con acqua corrente; c) problemi di luminosità.
  9. Indice di grande difficoltà economica: Quota di persone in famiglie che alla domanda “Tenendo conto di tutti i redditi disponibili, come riesce la Sua famiglia ad arrivare alla fine del mese?” scelgono la modalità di risposta “Con grande difficoltà”.
  10. Molto bassa intensità lavorativa: Percentuale di persone che vivono in famiglie la cui intensità di lavoro è inferiore a 0,20. Incidenza di persone che vivono in famiglie dove le persone in età lavorativa(tra i 18 e i 59 anni con l'esclusione degli studenti 18-24) nell'anno precedente, hanno lavorato per meno del 20 per cento del loro potenziale (con esclusione delle famiglie composte soltanto da minori, da studenti di età inferiore e 25 anni e da persone di 60 anni o più).

Tabella indicatori

N. Nome indicatore Fonte Rilevazione Periodicità Serie storica Livello regionale
1 Reddito medio disponibile pro-capite Istat Conti Nazionali Annuale Dal 2004 SI
2 Indice di disuguaglianza del reddito disponibile Istat Indagine Eu-Silc Annuale Dal 2004 SI
3 Indice di rischio di povertà Istat Indagine Eu-Silc Annuale Dal 2004 SI
4 Ricchezza netta media pro-capite Banca d'Italia Conti patrimoniali delle famiglie (SHIW) Biennale Dal 2000 NO
5 Indice di vulnerabilità finanziaria Banca d'Italia Conti patrimoniali delle famiglie (SHIW) Biennale Dal 2008 NO
6 Indice di povertà assoluta Istat Indagine sulle spese delle famiglie Annuale Dal 2005 NO
7 Indice di grave deprivazione materiale Istat Indagine Eu-Silc Annuale Dal 2004 SI
8 Indice di bassa qualità dell'abitazione Istat Indagine Eu-Silc Annuale Dal 2004 SI
9 Indice di grande difficoltà economica Istat Indagine Eu-Silc Annuale Dal 2004 SI
10 Molto bassa intensità lavorativa Istat Indagine Eu-Silc Annuale Dal 2004 SI