3. Lavoro e conciliazione tempi di vita
- Concetti di base
- Dimensioni considerate per la rappresentazione del dominio
- Indicatori prescelti
- Tabella indicatori
- Documento completo della Commissione Scientifica sul tema (PDF, 503kb)
Concetti di base
Possedere un lavoro adeguatamente remunerato e ragionevolmente sicuro e rispondente alle competenze, costituisce un'aspirazione universale delle persone contribuendo in modo decisivo al loro benessere. Se la mancanza di una "buona occupazione" ha senza dubbio un impatto negativo sul livello di benessere, un impatto simile può avere una cattiva distribuzione degli impegni lavorativi che impedisca di conciliare tempi di lavoro e tempi di vita familiare e sociale. Le sotto-dimensioni e gli indicatori scelti per rappresentare questo dominio intendono rispondere a tale approccio e, quindi, illustrare il contributo che la condizione lavorativa può dare al benessere di una società sviluppata quale quella italiana.
Dimensioni considerate per la rappresentazione del dominio
Muovendo dalla prospettiva quantitativa della partecipazione al lavoro fino a quella soggettiva della job satisfaction, il dominio è stato articolato in cinque sotto-dimensioni:
- Partecipazione e inclusione sociale. Rileva l'aspetto quantitativo della partecipazione al lavoro. Ciò permette di presentare le situazioni a maggior rischio di povertà ed esclusione sociale, evidenziando la gravità socio-economica della scarsa occupazione.
- Qualità del lavoro (stabilità, retribuzione, competenze e sicurezza nel lavoro). La seconda dimensione focalizza l'attenzione sulle caratteristiche dell'occupazione in termini di stabilità normativa e di fatto, retribuzione, competenze e sicurezza nel lavoro. La qualità dell'occupazione non è omogenea: ci sono i buoni e i cattivi lavori.
- Conciliazione dei tempi di lavoro e di vita. Questa dimensione è volta a indagare la gestione dei tempi di lavoro e di vita in relazione agli impegni familiari. La compatibilità tra l'occupazione delle donne e la loro funzione riproduttiva è un obiettivo cruciale delle politiche del lavoro. La qualità dell'occupazione di un paese si misura anche sulla possibilità che le donne con figli riescano a conciliare i lavori di cura familiare con il lavoro retribuito.
- Vita di impresa. Rileva la partecipazione sociale dei lavoratori alle attività dell'impresa, quale elemento sia di un maggior benessere individuale sia di una migliore produttività del lavoro.
- Insicurezza dell'occupazione e soddisfazione del lavoro. L'ultima dimensione vuole cogliere gli aspetti soggettivi del benessere lavorativo, indagando la percezione di insicurezza nella perdita dell'occupazione e la soddisfazione per il lavoro. Molti studi hanno adottato la job satisfaction come ragionevole proxy per stimare la complessiva qualità del lavoro percepita dai lavoratori. Secondo questi studi la soddisfazione del lavoro risulta un buon predittore dei comportamenti dei lavoratori: dalle dimissioni, all'assenteismo, alla produttività.
Indicatori prescelti
- Tasso di occupazione 20-64 anni: Percentuale di occupati di 20-64 anni sulla popolazione di 20-64 anni.
- Tasso di mancata partecipazione al lavoro: Percentuali di disoccupati di 15-74 anni + forze di lavoro potenziali di 15-74 anni che non cercano lavoro nelle 4 settimane ma disponibili a lavorare sul totale delle forze di lavoro 15-74 anni + forze di lavoro potenziali 15-74 anni che non cercano lavoro nelle 4 settimane ma disponibili a lavorare.
- Percentuale di trasformazioni nel corso di un anno da lavori instabili a lavori stabili: Percentuale di occupati in lavori instabili al tempo t0 (dipendenti con lavoro a termine + collaboratori) che a un anno di distanza svolgono un lavoro stabile (dipendenti a tempo indeterminato) sul totale degli occupati in lavori instabili al tempo t0.
- Percentuale di occupati in lavori a termine da almeno 5 anni: Percentuale di dipendenti a tempo determinato e collaboratori che hanno iniziato l'attuale lavoro da almeno 5 anni sul totale dei dipendenti a tempo determinato e collaboratori.
- Incidenza di lavoratori dipendenti con bassa paga: Percentuale di dipendenti con una retribuzione oraria inferiore a 2/3 di quella mediana sul totale dei dipendenti.
- Incidenza di occupati sovraistruiti: Percentuale di occupati che possiedono un titolo di studio superiore a quello maggiormente posseduto per svolgere quella professione sul totale degli occupati.
- Tasso di infortuni mortali e inabilità permanente: Numero di infortuni mortali e con inabilità permanente sul totale occupati (al netto delle forze armate) per 10.000.
- Incidenza di occupati non regolari sul totale degli occupati: Percentuale di occupati che non rispettano la normativa vigente in materia lavoristica, fiscale e contributiva sul totale degli occupati.
- Rapporto tra tasso di occupazione delle donne di 25-49 anni con figli in età prescolare e delle donne senza figli: Tasso di occupazione delle donne di 25-49 anni con almeno un figlio in età 0-5 anni sul tasso di occupazione delle donne di 25-49 anni senza figli per 100.
- Quota di popolazione di 15-64 anni che svolge più di 60 ore settimanali di lavoro retribuito e/o familiare: Percentuale di persone di 15-64 anni che svolge più di 60 ore settimanali di lavoro retribuito e/o familiare sul totale delle persone di 15-64 anni.
- Indice di asimmetria del lavoro familiare: Tempo dedicato al lavoro familiare dalla donna di 25-44 anni sul totale del tempo dedicato al lavoro familiare da entrambi i partner per 100.
- Soddisfazione per il lavoro svolto: Media della soddisfazione per i seguenti aspetti del lavoro svolto (scala da 0 a 10): guadagno, numero di ore lavorate, tipo di orario, relazioni di lavoro, stabilità del posto, distanza casa-lavoro, interesse per il lavoro.
- Percezione di insicurezza dell'occupazione: Percentuale di occupati che nei successivi 6 mesi ritengono sia probabile perdere il lavoro attuale e sia poco o per nulla probabile trovarne un altro simile sul totale degli occupati.
- Quota di part time involontario: Percentuale di occupati che dichiarano di svolgere un lavoro a tempo parziale perché non ne hanno trovato uno a tempo pieno sul totale degli occupati.
Tabella indicatori
N. | Nome indicatore | Fonte | Rilevazione | Periodicità | Serie storica | Livello regionale |
1 | Tasso di occupazione 20-64 anni | Istat | Rilevazione sulle Forze di lavoro | Annuale | Dal 2004 | Sì |
2 | Tasso di mancata partecipazione al lavoro | Istat | Rilevazione sulle Forze di lavoro | Annuale | Dal 2004 | Sì |
3 | Percentuale di trasformazioni nel corso di un anno da lavori instabili a lavori stabili | Istat | Rilevazione sulle Forze di lavoro | Annuale | Dal 2004/2005 | Sì |
4 | Percentuale di occupati in lavori a termine da almeno 5 anni | Istat | Rilevazione sulle Forze di lavoro | Annuale | Dal 2004 | Sì |
5 | Incidenza di lavoratori dipendenti con bassa paga | Istat | Rilevazione sulle Forze di lavoro | Annuale | Dal 2008 | Sì |
6 | Incidenza di occupati sovraistruiti | Istat | Rilevazione sulle Forze di lavoro | Annuale | Dal 2004 | Sì |
7 | Tasso di infortuni mortali e inabilità permanente | Inail | Annuale | Dal 2005 | Sì | |
8 | Incidenza occupati non regolari sul totale degli occupati | Istat | Contabilità nazionale | Annuale | Dal 2004 | Sì |
9 | Rapporto tra tasso di occupazione delle donne di 25-49 anni con figli in età prescolare e delle donne senza figli | Istat | Rilevazione sulle Forze di lavoro | Annuale | Dal 2004 | Sì |
10 | Quota di popolazione di 15-64 anni che svolge più di 60 ore settimanali di lavoro retribuito e/o familiare | Istat | Indagine Uso del tempo | Quinquennale | Dal 2002/2003 | Sì |
11 | Indice di asimmetria del lavoro familiare | Istat | Indagine Uso del tempo | Quinquennale | Dal 1988/1989 | Sì |
12 | Soddisfazione per il lavoro svolto | Istat | Rilevazione sulle Forze di lavoro | Annuale | 2003, 2009, 2013, 2014 | Sì |
13 | Percezione di insicurezza dell’occupazione | Istat | Rilevazione sulle Forze di lavoro | Annuale | Dal 2013 | Sì |
14 | Quota di part-time involontario | Istat | Rilevazione sulle Forze di lavoro | Annuale | Dal 2004 | Sì |