Gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite
Proseguire nello sviluppo economico e sociale, che assicuri il soddisfacimento dei bisogni della generazione presente senza compromettere la possibilità di soddisfare quelli delle generazioni future.
È questa la definizione generalmente condivisa di "sviluppo sostenibile" che, in questa accezione, viene collegato alla compatibilità tra sviluppo delle attività economiche e salvaguardia dell’ambiente.
Già nel 1992, al Vertice della Terra tenutosi a Rio erano state definite le basi per la realizzazione politica dello sviluppo sostenibile ed era stata presentata l’Agenda 21, ovvero il piano d’azione per il 21° secolo. Nel 2012, alla Conferenza Rio+20, sono stati rinnovati gli impegni presi e definite le fasi necessarie per poter procedere verso uno sviluppo sostenibile.
Il 25 settembre 2015, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha adottato l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile nella quale si delineano a livello mondiale le direttrici delle attività per i successivi 15 anni.
I 17 Sustainable Development Goals che compongono l’Agenda 2030 rappresentano il piano di azione globale delle Nazioni Unite per sradicare la povertà, proteggere il pianeta e garantire la prosperità per tutti.
Per identificare un quadro di informazione statistico condiviso quale strumento di monitoraggio e valutazione dei progressi verso gli obiettivi dell'Agenda, la Commissione Statistica delle Nazioni Unite ha costituito l'Inter Agency Expert Group on SDG che ha definito un insieme di oltre 200 indicatori.
Per soddisfare la domanda informativa globale e nazionale insieme, l'Istat è impegnata nel rafforzare e sviluppare le misure statistiche che consentono il monitoraggio dei progressi verso i Sustainable Development Goals (Nota informativa), considerando gli indicatori definiti dall’Expert group insieme ad alcuni indicatori specifici di contesto nazionale, anche derivanti dal framework Bes.