Salute e sanità

La recente statistica report sulla salute degli stranieri mette in luce che tra i cittadini stranieri prevale una percezione positiva del proprio stato di salute, più che tra gli italiani. Per l’87,5% le proprie condizioni di salute sono buone o molto buone a fronte dell’83,5% degli italiani. A sentirsi in buona salute tra i cittadini dei paesi Ue, sono soprattutto i polacchi (88,4%) e, tra i non comunitari, i cinesi (90,2%), i filippini (90,2%) e gli indiani (88,8%). In fondo alla classifica si trovano gli ucraini (85,8%) e i marocchini (85,2%).

Dalla rilevazione sulle "Condizioni di salute e il ricorso ai servizi sanitari" emerge un quadro di popolazione straniera residente con bisogni di salute abbastanza simili a quelli della popolazione italiana e mediamente in migliori condizioni di salute, in linea con un profilo di migranti di prima generazione che si spostano prevalentemente per progetti di lavoro e che dunque portano con loro un capitale di salute che ne fa un gruppo mediamente più sano:

Un aspetto di particolare interesse della salute e del ricorso ai servizi sanitari da parte degli stranieri è quello delle interruzioni volontarie di gravidanza. Nel corso del tempo si è asssitito a un aumento delle donne straniere che ricorrono all'Ivg e ad un cambiamento nella loro composizione. A partire dal 2000 ha iniziato a mettersi in luce la comunità delle donne romene con il 13,6% di tutte le Ivg effettuate in Italia da donne straniere: tale quota è salita al 28,7% nel 2012:

Un confronto sull’uso e abuso di alcol in Italia tra italiani e stranieri, è stato realizzato nella statistica report:

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